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Allonsanfàn
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Capodanno ’22: l’elenco delle vecchie cose che non vogliamo buttare

Visto che passeremo insieme la notte di san Silvestro, voglio proporre alle amiche e agli amici di Allonsanfàn un piccolo gioco di società. Solitamente a fine anno si buttano le cose vecchie. Ci sono delle cose “vecchie” che io invece voglio assolutamente conservare, anche se in questi anni ci hanno detto che ormai dovremmo gettarle. Io vi dico le mie, alcune – vedrete – personalissime, e altre che probabilmente abbiamo in comune. Voi, se volete, dite le vostre. E faremo l’elenco delle cose da conservare di questo blog in forma di magazine e, ovviamente, viceversa.
L’antifascismo. I libri, in particolare quelli che si possono ancora sfogliare. L’idea di funzione pubblica. Le canzoni di Cole Porter. L’orologio fermo alle 10.25 della stazione di Bologna e la lapide di Milano che ricorda Pinelli “ucciso innocente”. Gli elenchi di Borges. I clowns e gli assassini di Sondheim. La legge Basaglia. La solidarietà per coloro che lottano per difendere e per conquistare libertà e diritti. La capacità di raccontare di Bulgakov e di Calvino. L’uso corretto del congiuntivo e della punteggiatura. Violetta, Gilda, Azucena e tutte le donne del Maestro Verdi. Lo Statuto dei lavoratori. Le manifestazioni per la pace. Le commedie di Eduardo. Le biblioteche di pubblica lettura. La chiusura domenicale dei negozi (e i barbieri chiusi il lunedì). Peppone. La “mucca”. Gli asili nido comunali. Il dialogo tra Pannychis e Tiresia. Le piazze – quelle vere e quelle virtuali – in cui le persone possono incontrarsi e parlare. Le magie di Prospero e i dubbi di Amleto. I pensieri lunghi di Enrico Berlinguer e la sua idea di austerità. Sunset Boulevard. Le spiagge libere. Lo scrivere con la penna su un foglio di carta. Il Primo maggio. La Rapsodia in blu. La 194. Il mio blog. La lotta di classe. La ricetta tradizionale dei tortellini. Pier Paolo Pasolini. La laicità dello stato. I teatri pubblici. Sherlock Holmes ed Ellery Queen. La tassazione progressiva. La scelta delle parole adatte per esprimere quello che si vuole dire. Quello che mi hanno insegnato le compagne e i compagni delle Feste dell’Unità. Il 25 aprile. The Roaring Twenties. La Costituzione, come l’hanno approvata nel ’47. Zaira. Una certa idea di socialismo.
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