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L’Eternauta. La leggenda di Oesterheld e il serial di Netflix

L’Eternauta serie tv di Netflix ha di base un difetto incorreggibile: l’esser tratto e riarrangiato nell’Argentina dei tempi nostri da un leggendario fumetto (o graphic novel che dir di voglia), legato alla drammatica – non che questa non lo sia – stagione della dittatura e dei desaparecidos.

L’Eternauta Oesterheld e López
Héctor Germán Oesterheld

Infatti: la storia di fantascienza scritta da Héctor Germán Oesterheld e disegnata da Francisco Solano López, in stile verista, debutta nel 1957 sulla rivista settimanale Hora Cero. Ma più di dieci anni dopo, nel 1969, Oesterheld la riscrive, avvicinandola alla situazione politica del suo Paese e affidandola al bianco e nero visionario di Alberto Breccia. Su Gente, settimanale popolare generalista, compare così un remake de L’Eternauta. Nelle prime tavole, “il vagabondo dell’infinito” si presenta alla porta di un fumettista, Oesterheld appunto, amante di Cortázar e Salgari, per raccontare la sua storia e, a posteriori, verrà considerato da chi legge (ora e sempre) come un profeta del golpe argentino del 1976, opera del generale Jorge Videla, Il magazine Gente, all’apparenza disturbato dallo stile difficile di Breccia, ha già cassato da un pezzo L’Eternauta 2…

La fine della vicenda è più che tragica. Oesterheld scrive di nuovo con Lopez una parte seconda dell’Eternauta nel 1975, prima di finire lui stesso tra i desaparecidos nel 1977, condividendo la sorte di tre sue figlie. L’Eternauta da allora ha vita carsica ma non muore: ritorna nel 1983 in una sceneggiatura firmata da Alberto Ongaro, il più avventuroso dei fumettisti italiani d’Argentina (e mi spiace non poter più recarmi al Lido di Venezia per farmi raccontare da Alberto tutta la storia).

L’Eternauta Oesterheld e López
La versione di Breccia

Aggiungo solo che El Eternauta più letto dalle nostre parti è (credo) quello di Breccia, che trovò spazio sulle nostre riviste a fumetti del tempo, prima di ispirare e dare il titolo a una di esse. Lo riapro oggi, a cura di Davide Brolli, edito da Comma22.

Dicevo del serial: una vicenda da fine del mondo (attualizzata) funziona bene anche ora (e certo!), perdendo però per forza la prospettiva storica dell’opera – risulta datata due volte, essendo stata sommersa da altre infinite fini del mondo e intanto ha smarrito l’aura del suo irripetibile significato storico.

Per questo il serial Netflix rinuncia alla suggestiva cornice – la messianica comparsa del “vagabondo dell’infinito” nel piccolo studio di Oesterheld -, ma poi proprio per la sobrietà si fa lodare. È efficace lo stile vecchiotto, nobilmente d’antan del prodotto, che si intona con la devastazione, originariamente narrata dal fumetto, di una Buenos Aires riconoscibile e tutt’altro che avveniristica. Guardate per contrasto i barocchi e affascinanti paesaggi apocalittici disegnati per The Last of Us (Sky Atlantic): l’America distrutta fa lo stesso venire voglia di fare quattro passi tra canyon e highways deserte; l’Argentina sotto scacco alieno invoglia piuttosto a chiudersi in cantina o, meglio, nella sacrestia di una chiesa abbandonata.

L’Eternauta Oesterheld e López
L’Eternauta di Netflix

E poi: paga la scelta di un attore popolare come Ricardo Darín per vestire i panni e l’inconfondibile scafandro di Juan Salvo, che troviamo al tavolo, in una sera fatale, mentre gioca a truco con gli amici… Di sicuro, è il miglior “resistente” (e veggente) da seguire durante e dopo la letale tempesta di neve. Anche perché la lotta per la sopravvivenza nel mondo devastato di ieri e di oggi – non solo nell’Argentina di ieri e di oggi – più che solidarietà umana tra poveri cristi offre uno spettacolo da homo homini lupus. Il ringhio reciproco si mescola allo spavento di vecchi e giovani, di uomini e donne. Non bastassero gli orribili scarafaggi mutanti (anche questi spettacolarmente primitivi ma perciò più spaventosi) giunti dallo spazio.

  • L’Eternauta (El Eternauta) è una serie tv argentina creata da Bruno Stagnaro, basata sull’omonimo fumetto di Héctor Germán Oesterheld e Francisco Solano López. Prodotta da Netflix e K&S Films, è in onda da fine aprile
  • In apertura, L’Eternauta di Oesterheld e López in edizione Panini Comics
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