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Allonsanfàn

Leggere. Dan Chaon, Il riflesso del passato: un thriller nell’America dei losers

You Remind Me of Me (Il riflesso del passato) si apre nel marzo del 1977 a Little Bow in South Dakota: Jonah, sei anni, viene morsicato, quasi sfigurato, da Elizabeth, il dobermann di casa. La cicatrice gli rimarrà in faccia come il simbolo forte di un’identità flebile. Nella stessa primavera, il bambino Troy, sdraiato su …

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Leggere. Maylis de Kerangal: braccare la realtà in Un mondo a portata di mano

Tre giovani, abituati a muoversi per il mondo, si ritrovano una sera in un caffé di Parigi – Paula Karst, occhi vaiati e strabismo divergente, arriva fiera e affannata da Mosca, dove ha decorato un set di Anna Karenina per Mosfilm: tra sguardi e abbracci, in un continuo dentro e fuori dal locale per fumare, con …

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Leggere. Lagioia nella Città dei vivi racconta alla Capote un delitto di Roma

Nota Nicola Lagioia (Bari, 1973) ne La città dei vivi: “Vivevamo nell’epoca dello storytelling, un periodo in cui professionisti senza scrupoli maneggiavano l’armamentario con cui si fabbricano le storie di finzione per creare consenso e alimentare odio”. Eppure, per raccontare la storia di un crimine – l’assassinio del ragazzo Luca Varani finito intrappolato nella deriva …

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Pier Paolo Pasolini e la lettera luterana di un uomo disperatamente solo

Nell’agosto del 1975, in uno stabilimento balneare di Ostia, Pier Paolo Pasolini legge da capo a fondo L’Espresso e, disturbato dal silenzio-frastuono della folla vacanziera che ha intorno, trae pessime conclusioni. Si domanda: “Dov’è questa rivoluzione antropologica di cui tanto scrivo per gente tanto consumata nell’arte di ignorare?”. Ce l’ha intorno – è in mezzo …

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Leggere. Silvio Danese, Intervista alla sposa: un uomo, una donna, un delitto

Nel giornalismo, ci sono diverse tipologia d’intervista. Cioè: ce ne sono due. Quella alla Piccolo grande uomo, antico film di Arthur Penn, e le altre. Ne Il piccolo grande uomo, un vecchio decrepito comincia a raccontare dall’inizio la sua vita e per due ore e passa non si ferma: è la pacchia per ogni cronista. …

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Grandi scrittori: László Krasznahorkai e il viaggio di un allucinato messia tra Guerra e guerra

Sfondo una porta aperta dicendo che uno dei temi di László Krasznahorkai (Gyula, Ungheria, 1954) è l’aspettare dei pezzenti, l’estrema speranza che agita i miserabili. Si ritrovano in complottante attesa attorno allo Stabilimento abbandonato di Satantango (1985), presidiano il carrozzone misterioso di Melancolia della resistenza (1989), affollano la stazione della cittadina angusta che pare ritrovare un soffio di vita all’arrivo …

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