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Allonsanfàn

Grandi scrittori. László Krasznahorkai e l’Ungheria del Barone Wenckheim

Sfondo una porta aperta dicendo che uno dei temi di László Krasznahorkai (Gyula, Ungheria, 1954) è l’aspettare dei pezzenti, l’estrema speranza che agita i miserabili. Si ritrovano in complottante attesa attorno allo Stabilimento abbandonato di Satantango (1985), presidiano il carrozzone misterioso di Melancolia della resistenza (1989), affollano la stazione della cittadina angusta che pare ritrovare …

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Desiderio di Montefoschi è un romanzo sempre più essenziale

In un’antologia storica sul romanzo italiano degli anni Settanta, Il piacere della letteratura (Feltrinelli 1981), Angelo Guglielmi ficcava il giovane Giorgio Montefoschi de L’amore borghese (Rizzoli 1978) tra gli “aeiouisti” e i presottisti – termine quest’ultimo ricavato da Lina Presotto, la domestica di Savinio che per darsi un tono al telefono invece di dire “aspetti” …

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Ferruccio Parazzoli. Obi Wan Kenobi, la peste, Milano e l’Happy Hour

Si fa l’Happy Hour. L’ora felice. Ma intorno, a Milano, c’è la peste, come a Orano, però non si capisce bene, in assenza di topi visibili, se sia camusiana o no. Peste in forma di una inquietante fioritura di suicidi, per difficoltà economiche (bastano queste a giustificarli o c’è dell’altro?). Indaga non un detective, ma …

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L’ultima volta che ho visto Daniele Del Giudice

L’ultima volta che ho visto Daniele Del Giudice è stato a Venezia durante una lettura a Palazzo Grassi. Era il 15 maggio del 2012. C’erano poeti e scrittori assortiti, io stavo facendo la posta a Vikram Seth e braccavo l’uomo sbagliato, un dandy scuro di carnagione con raffinate scarpe inglesi, che invece era un signor …

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Svegliami a mezzanotte di Fuani Marino: il prima e il dopo di un salto nel vuoto

È un romanzo, un memoir, un saggio letterario sul disagio psichico e sul suicidio, condotto in prima persona, ma è – tolte le etichette – la coraggiosa condivisione di un’esperienza, resa da una scrittrice, usando i ferri (e pure le malizie) del mestiere. Chi legge capisce poco a poco che Fuani Marino (Napoli, 1980) rivela …

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Storie (terrorizzanti) di virus e di coronavirus

Uno. Soffro di insonnia. Da sempre, non solo in epoca di coronavirus. Due. In gran parte dei miei 40 anni di professione giornalistica mi sono occupata di sciagure. E il coronavirus mi colpisce ma non mi terrorizza anche se è il primo virus in cui mi imbatto nel mondo occidentale. Del resto l’altro, inteso di …

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