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Allonsanfàn
bible l'ultima cosa bella

Bible. La lettera di Iggy e L’ultima cosa bella sulla faccia della terra

Il romanzo di Michael Bible (non è uno pseudonimo) cerca dignità e senso in un passato remoto, che è rimasto in memoria nel Sud degli Stati Uniti. Basta una frase per comprendere come butta: a pag. 100 di The Ancient Hours – edito da Adelphi come L’ultima cosa bella sulla faccia della terra nella traduzione di …

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Piccoli libri a misura del tempo, della terra e dell’universo

La nozione del tempo è quella che più ci sovviene nel corso della nostra vita, specialmente quando la vecchiaia ci avverte che il termine può arrivare da un momento all’altro e, nel tempo che resta, pensiamo un po’ di più ai ricordi delle gioie e dei dolori, delle sconfitte e delle vittorie, delle passività e delle attività che …

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Raymond Chandler. Un lungo sogno per Il lungo addio

La prima volta che l’ho visto, Terry Lennox era ubriaco su una Rolls-Royce Silver Wraith davanti alla terrazza del Dancers. Il parcheggiatore era andato a recuperare l’auto e gli stava tenendo aperta la portiera perché il piede sinistro gli penzolava ancora all’esterno, come se lui non sapesse neanche più di averlo. La faccia era giovane, …

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Grandi storie. Tentazione di János Székely

“Ero un cane illegittimo in un mondo di cani“. Così pensa Béla, monello di campagna, vestito di stracci; il piccolo eroe di Tentazione di János Székely (traduzione di Vera Gheno, Adelphi) è figlio di padre ignoto e di madre indigente, la quale s’ammazza di fatica facendo la cameriera a Budapest per spedire soldi a zia …

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Vera gioia è vestita di dolore. Quando Anna Maria Ortese scriveva a Mattia

La famiglia d’origine minacciata dalla guerra. Una sorta di esilio, scandito in toni leopardiani, nel borgo di Sant’Agata dei due Golfi. La vocazione letteraria, diventata realtà, che trova sbocco nei libri e sulle riviste e si nutre di viaggi reali o progettati. C’è Anna Maria Ortese (1914-1998), febbricitante di gioventù, e forse anche sul serio …

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Simenon. Il destino di un Delitto impunito

A Liegi, nel 1924, qualche anno dopo la prima guerra mondiale, a pensione dalla signora Lange si trovano ospiti di diverse radici e dalle differenti possibilità finanziarie: lo studente lituano-polacco Élie sta immalinconito al freddo della sua miseria nella camera verde, mentre il romeno Michel (o Mikhail), giovane misterioso, cerca la sua via da vincente …

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