UN BLOG
IN FORMA DI MAGAZINE
E VICEVERSA

Allonsanfàn
{{post_author}}

Guccini più Macchiavelli: in Che cosa sa Minosse, storia di fantasmi d’Appennino con gatto

Una natura incontaminata, un luogo in cui è possibile respirare aria pura, apprezzare il silenzio,  riflettere e fermarsi. Fermarsi dai ritmi di vita spesso troppo frenetici e forsennati; un correre, correre, correre, forse senza sapere nemmeno sapere la direzione da prendere o senza riuscire ad apprezzare le piccole grandi gioie di ogni giorno.

Marta e Maurizio stanno trascorrendo una domenica sull’Appennino tosco-emiliano, girando con il loro Maggiolino Volkswagen color antracite, allontanandosi per un giorno dal trambusto della città. Non sanno, però, che quella gita fuori porta cambierà la propria vita: rimangono letteralmente folgorati da quella natura e in particolar modo da una quercia secolare e da un’antica casa in pietra in vendita. Dopo qualche tentennamento, decidono di cambiare vita. Una scelta coraggiosa e controcorrente, che probabilmente farà loro bene sia come singolo individuo sia come coppia. Dicono basta ai ritmi della città, ai cellulari, all’inquinamento e al traffico; basta a tutto che ci fa dimenticare gli obiettivi, i sogni e le speranze che ciascun uomo ha nel cuore; basta avere poco tempo per sé e le persone a cui teniamo. Forse questo luogo così bucolico, che sembra preso da una cartolina o da un dipinto di Kandisky, Van Gogh o Cézanne, potrebbe addirittura dare a Maurizio la giusta ispirazione per il prossimo romanzo. Sì, Pietrapesa sembra proprio il posto perfetto!

In realtà, però, la nostra coppia si trova all’inizio di un percorso inaspettato… Per prima cosa dalle profondità della cantina emerge un gatto nero, vero padrone di casa e a cui sarà dato il nome di Minosse (non si sa se in riferimento al re di Creta oppure a quello dantesco). Si susseguono anche strani rumori, cigolii, ombre in giardino e inquietanti luci nel cuore della notte, che spaventano anche Minosse. Spinto dalla moglie, iniziano le indagini di Maurizio, tra tentativi di scoprire la verità, la diffidenza, le poche parole di molti abitanti del posto che sembrano sapere tutto della sua vita e incontri importanti, come il parroco don Simone e il celebre Professore. Ciascuno con la propria versione, ciascuno con la propria verità. Da sfondo la maestosità degli Appennini, le loro leggende, gli scorci, le valli, le montagne, la natura e la cultura.

Che cosa sa Minosse – Storia di fantasmi e gente strana (Giunti Editore) è un thriller travolgente, in cui Loriano Macchiavelli e Francesco Guccini esprimono con un linguaggio semplice ed efficace un enorme amore verso i luoghi natii, riuscendo a tenere sempre alta l’attenzione del lettore, facendolo riflettere. Con semplicità, libertà e sincerità.

IL LIBRO Francesco Guccini e Loriano Macchiavelli, Che cosa sa Minosse – Storia di fantasmi e gente strana (Giunti Editore)

Loriano Macchiavelli

Il Maestrone e il noirista di Sarti Antonio sono una coppia collaudata letterariamente, nata nel 1997: tra i titoli, Macaroni, Un disco dei Platters, Lo spirito e altri briganti, Tango e gli altri, e ancora: Malastagione, La pioggia fa sul serio, Tempo da Elfi (tutti Mondadori, meno l’ultimo, Giunti). Due i detective creati, il Maresciallo Santovito e Marco Poiana Gherardini.

Credit: Antonella Beccaria is licensed under CC BY-SA 2.0

I social: