UN BLOG
IN FORMA DI MAGAZINE
E VICEVERSA

Allonsanfàn
{{post_author}}

Mitchison, Il viaggio di Halla. Il classico fantasy di una bambina cresciuta tra orsi e draghi

È una cosa alquanto risaputa che una leonessa in libreria possa solo far danno, ottenendo un bel bottino da portare a casa sotto lo sguardo sornione e soddisfatto dei librai e uno ormai abituato e ironico del marito, che tenta di fare il vago dietro i suoi occhiali da sole. Durante una delle ultime incursioni, tra vari testi, pacchi e pacchetti, penne con gatti, agendine e segnalibri vari, tale leonessa è stata colpita da Il viaggio di Halla di Naomi Mitchison (Fazi Editore).

Una copertina semplice ed elegante che incuriosisce subito il lettore e lo travolge fin dalle prime parole della quarta di copertina, portandolo nel giro di pochi secondi ad acquistare il libro in questione e a pensare a tutti gli parenti, amici, conoscenti, vicini e altri animali vari ed eventuali a cui poter regalare questa meraviglia.

Halla, figlia di un re, è stata abbandonata ancora in fasce nei boschi; sarà accudita, cresciuta ed educata da orsi e draghi, tra boschi di betulle e abeti, montagne vulcaniche e natura selvaggia, tra steppe dove cresce il basilico e brughiere, tra incontri con divinità dei miti nordici e animali parlanti (anche se mancano i leoni e questo sinceramente mi ha un po’ deluso).

Da piccola, dolce e ingenua bambina che si chiede come mai non le crescessero gli artigli e per quale motivo non riuscisse a sputare fuoco, con il tempo e l’esperienza diventerà una donna determinata, forte e coraggiosa, dolce e rispettosa, sensibile, attenta e saggia. Sì, Halla è proprio speciale! D’altronde quanti uomini riescono a comprendere il linguaggio degli animali? Quanti riescono a parlare con loro? Per lei è sempre stato normale il suo stile di vita, vivendo fantastiche avventure che a tratti fanno un po’ pensare a Mowgly de Il libro della giungla.

Si sa, però, che tutti gli uomini hanno dei limiti: Halla dovrà affrontare paure e insicurezze legate al suo passato e dovrà imparare a superare diversi giudizi e pregiudizi. Saranno gli insegnamenti della natura e degli amici incontrati durante il suo complesso viaggio, sarà il ricordo delle parole del suo papà/drago Uggi a riportarla sulla retta via nei momenti di difficoltà. Tra alti e bassi, vittorie e sconfitte, amici e nemici, scoprirà il proprio modo per andare oltre le apparenze, per non giudicare ciò che non conosceva direttamente, diventando tollerante e paziente, pur avendo un carattere ribelle e istintivo. Imparerà giorno dopo giorno a fidarsi degli altri e ad amare sinceramente.

Una favola senza età, adatta per piccoli e grandi, capace di portare il lettore al di fuori delle quattro mura della propria casa per essere trasportato in luoghi magici dove respirare aria pulita. Un connubio perfetto tra fantasia e realtà, leggerezza e magia, profondità e ironia, utilizzando un linguaggio semplice, elegante ed efficace.

Questa eleganza e purezza di animo di Halla si può trovare anche in Naomi Mitchison (1897-1999), scrittrice scozzese dalla fervida immaginazione, grande amica di J. R. R. Tolkien, tanto da essere tra i primi a leggere Lo Hobbit.

Autrice di più di 70 libri, è passata dal fantasy ai romanzi storici, dalla saggistica alla poesia, rimanendo comunque fedele a se stessa, alla sua scrittura e alle sue idee. Una coraggiosa paladina del femminismo e dei diritti civili, oltre che fervida sostenitrice del Partito Laburista. Una donna dall’animo sensibile, puro e attento verso tutto ciò che la circonda, che ha cercato di dare sempre un proprio contributo per un mondo migliore. Un talento unico nel suo genere, che di certo meriterebbe maggiore successo nel nostro Paese.

  • IL LIBRO Naomi Mitchison, Il viaggio di Halla, traduzione di Donatella Rizzati, Fazi Editore
  • Nella foto, un ritratto dell’artista da giovane. Mitchison ha pubblicato Travel Light, titolo originale del libro, nel 1952.
I social: