Arriva un altro segno / Che io non so comprendere / Un’ombra così grande / Che non può esser mia / Rimani concentrato / Sul suono del silenzio / In una testa buia / E nella sua trincea…
Ho visto della gente / Alla televisione / Parlare della guerra / Parlano di me
Sono parole tratte da Severodonetsk, brano che fa parte dell’album Ama il prossimo tuo come te stesso pubblicato nel 2022, con cui Manuel Agnelli si è aggiudicato l’edizione di quest’anno del premio Amnesty International Italia sezione big.
Il Premio è stato istituito nel 2003 da Amnesty Italia e dall’associazione culturale Voci per la Libertà. Con Agnelli quest’anno erano in gara Chiara Civello con Sono come sono; Dargen D’Amico con Gaza; Grazia Di Michele con Dall’altra parte; Dolcenera con Mediterraneo; Marlene Kuntz con Bastasse; Nada con In mezzo al mare; Rancore con Lontano 2036; Massimo Ranieri con Lettera di là dal mare e The Zen Circus e Claudio Santamaria con 118.
«Con la giuria di giornalisti, conduttori radiofonici e televisivi, intellettuali, rappresentanti di Amnesty e di Voci per la Libertà abbiamo scelto di premiare Severodonetsk perché affronta in modo profondo il tema della guerra e fornisce uno spunto universale sui diritti umani, mettendo al centro le persone e sottolineando l’importanza della vita» spiega Alba Bonetti, presidente di Amnesty International Italia.
«Sono davvero felice che questa visione sia stata riconosciuta» commenta Manuel Agnelli, 57 anni, cantautore, musicista e produttore discografico, già frontman degli Afterhours. «Ho sempre creduto che gli artisti dovessero avere un ruolo fondamentale nel trasmettere messaggi significativi. Ho scritto questa canzone per dare voce alle persone, vittime di violenza e sofferenza. Il mio obiettivo era di comunicare un messaggio che mettesse l’umanità al centro. Ricevere questo premio mi dà la sensazione di aver suscitato la reazione che speravo, corrispondente a ciò che desideravo raccontare».
Manuel Agnelli verrà premiato il 23 luglio nel corso della 26ª edizione di Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty che da quest’anno è parte della Settimana dei diritti umani, nuovo festival promosso a Rovigo che ha in programma oltre 60 eventi, tutti a ingresso gratuito, da lunedì 17 a domenica 23 luglio 2023, con una anteprima ad Adria il 15 luglio.
Un percorso tra musica, dibattiti, letteratura, sport, laboratori, mostre, spettacoli artistici, teatrali e cinematografici che avrà come filo conduttore “D(i)ritti al futuro”. I focus saranno sul diritto alla dignità, ovvero il diritto a vivere piuttosto che sopravvivere, che include temi come casa, lavoro, salute e salario; sul diritto alla libertà di movimento; sul diritto alla partecipazione; sul diritto alla propria identità; sul diritto all’ambiente.
Tra i relatori Moni Ovadia, Lisa Clark e Alessandra Annoni che si confronteranno su La Palestina nel quadro dei conflitti mondiali. E il cardinale Matteo Maria Zuppi, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, che con i segretari generali di Cgil,Cisl e Uil di Rovigo affronterà il tema Lavoro dignitoso e giustizia sociale.
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