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Allonsanfàn

Franchini, Il fuoco che ti porti dentro. Un romanzo per la madre

Qui si parla di una madre e di un figlio: una madre viene ricordata – o piuttosto messa a nudo nelle sue meschinità – da un figlio che l’ha sempre detestata. E però alla madre, da cui il figlio è fuggito presto e che dapprima, dalla prima pagina, rievoca in modo irriverente attraverso il fetore …

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Leggendo le Memorie di un pazzo di Nikolaj Gogol’

D’ora in poi mi ricorderò anche del consigliere titolare Aksentij Ivanovič Popriščin, strologante protagonista di Memorie di un pazzo di Nikolaj Gogol’ (ora in Piccola Biblioteca Adelphi 2024 – il testo apparve per la prima volta negli Arabeschi del 1835 per poi confluire nei Racconti di Pietroburgo nel 1842). Mi ricorderò del suo delirio e accosterò la sua …

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Lodoli, Tanto poco. Neanche scrivere o impazzire è mai abbastanza

Tanto poco: è un ossimoro il titolo del nuovo romanzo di Marco Lodoli (1956), figura retorica che si rispecchia in diversi modi nel testo. È il personaggio più umile, una bidella di una scuola di Roma, “una scuola sul bordo del nulla”, quello che all’apparenza conosce l’amore più alto, pur non congiungendosi mai e neppure svelandosi …

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D’Arrigo. Le pagine mai lette dell’Orca

Verrebbe da dire: non vale la pena procurarsi il libro di poesie Codice Siciliano (l’esordio del 1957), né il tardo romanzo quasi fantascientifico Cima delle nobildonne (1985), né tanto meno l’inedito Il compratore di anime morte (Rizzoli 2024), appena comparso, che pure è un inaspettato e prezioso dono letterario. Questo perché Stefano D’Arrigo (1919-1992) è per …

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Simenon. La prigione dove siamo chiusi tutti

Come si cambia. Credo che mi piaccia leggere Georges Simenon perché mi risveglia il ricordo di un mondo passato, dai contorni netti, quello cui appartenevano i lettori frettolosi (come me), che compravano un Maigret all’edicola della stazione, un volumetto poliziesco ideale per una media percorrenza su un treno sferragliante. Ricordo, da ragazzino – quindi quasi …

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Thomas Bernhard al Gelo

Osservare un pittore per conto del fratello chirurgo, suo mentore negli studi di medicina, e farne un rendiconto: è il compito segreto del giovane narratore, un praticante (anche della vita), che si reca con un treno fantasma, lordo di sangue d’uccello, in un isolato paese di idioti, cioè di gente comune – un paese sorvegliato …

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Ortese, Il Monaciello di Napoli e i primi fantasmi

Avevamo lasciato Anna Maria Ortese (1914-1998) in una sorta di esilio nel borgo di Sant’Agata dei due Golfi. La vocazione letteraria, diventata realtà, trovava sbocco nei libri e sulle riviste e si nutriva di viaggi veri o progettati. C’era Ortese febbricitante di gioventù nel volumetto Vera gioia è vestita di dolore. Lettere a Mattia (Piccola …

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