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Allonsanfàn

Hermann Broch. Noi, i sonnambuli

Scrive Elias Canetti di Hermann Broch (1986-1951): “Non di rado, nelle sue frettolose camminate, Broch veniva a trovarci nella Ferdinandstraße. Mi pareva di vedere in lui un uccello, grande e bellissimo ma con le ali mozze. Sembrava che si ricordasse di un tempo in cui poteva ancora volare…”. Di certo, neanche in disgrazia il passo …

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William S. Burroughs junky forever

“When you stop growing start dying. An addicted never stop growing”. Così dice Faccia di pietra William S. Burroughs (1914-1997) nel Prologo di Junky, dove con l’atonia di uno che se ne fotte di tutto si libera subito delle scemenze alla David Copperfield (direbbe Holden C.). E al termine del Prologo al libretto – che …

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Thomson. La formula perfetta di Hollywood: film, soldi e sogni

La formula perfetta non è soltanto una storia di Hollywood, il racconto della nascita e della fortuna di una forma di espressione, di un medium potente e di un’incredibile industria sorta dalle parti di Los Angeles, là dove la luce è diversa da ogni altrove e (non per caso?) ogni cosa si appoggia sulla più …

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Gadda. Il Giornale di guerra e prigionia con 75 pagine mai lette

È la notizia e bisogna darla subito ai completisti e ai fans più accaniti: ci sono 75 pagine inedite, che invitano all’acquisto del Giornale di guerra e prigionia di Carlo Emilio Gadda (vanno precisamente da pag. 410 a pag. 485), ripubblicato in versione accresciuta da Adelphi, a cura di Paola Italia e con una nota …

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Raymond Chandler. Un lungo sogno per Il lungo addio

La prima volta che l’ho visto, Terry Lennox era ubriaco su una Rolls-Royce Silver Wraith davanti alla terrazza del Dancers. Il parcheggiatore era andato a recuperare l’auto e gli stava tenendo aperta la portiera perché il piede sinistro gli penzolava ancora all’esterno, come se lui non sapesse neanche più di averlo. La faccia era giovane, …

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Leggendo L’assistente. Walser, Sebald e il Paese del Lapis

Per molti anni, ho creduto che Robert Walser avesse scritto soltanto La passeggiata (1917, Adelphi 1976), a cui avevo accostato in uno scaffale l’intonso Passeggiate con Robert Walser (Adelphi 1981) di Carl Seelig, l’amico mecenate che curò l’opera di Walser e ne evitò l’oblio – dal 1936 al 1956, per vent’anni lo scrittore è ricoverato nell’istituto …

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