UN BLOG
IN FORMA DI MAGAZINE
E VICEVERSA

Allonsanfàn
{{post_author}}

Il cieco che non voleva vedere Titanic. Una storia d’amore

Il cieco che non voleva vedere Titanic di Teemu Nikki è in streaming su IWONDERFULL.IT e al cinema dal 14 settembre. Ha vinto a Venezia 78 il premio del pubblico Armani Beauty

La sinossi. Jaakko, costretto sulla sedia a rotelle, è innamorato di Sirpa. Non si sono mai incontrati, ma si telefonano costantemente. Un giorno Sirpa riceve notizie terribili sulla propria salute e Jaakko decide di andare da lei. Jaakko, cieco e paralizzato. Le dice: “Ho capito tutto. Ho bisogno di aiuto solo in cinque posti. Da casa mia al taxi, dal taxi alla stazione, dalla stazione al treno, dal treno al taxi e infine, dal taxi a te. Dovrò fare affidamento su cinque sconosciuti”.

Semplice, no? In fondo ci troviamo nella molto civile Finlandia. Intanto, vediamo in un quasi costante primo piano il viso di Jaakko e, se abbracciamo un piano più ampio, la visione è sempre un po’ sfocata ai lati, dietro e davanti a Jaakko, nascondendo anche a noi il luogo che per il giovane uomo è buio e in cui non può più muoversi agilmente.

Entriamo nella storia attraverso i piccoli particolari di un universo ristretto dalla progressione del male – enumeriamo per esempio con Jaakko i cofanetti dvd della libreria, leggiamo un po’  in braille. Viviamo con lui in una giornata sempre uguale, separata dalla precedente e dalla seguente da spezzoni onirici di un uomo (lui) che corre. Seguiamo il corteggiamento di Sirpa, ironico e divertente, un po’ da nerd, e avvertiamo la preoccupazione di Jaakko farsi angoscia quando la malattia di lei sembra non dare più speranze.

Jaakko parla spesso di cinema e confronta e rapporta di volta in volta la sua situazione e la donna che non vede ai suoi film preferiti – John Carpenter prima dei Novanta – o agli attori di culto – immagina lei come Sigourney Weaver/Ripley in Alien. Sirpa sta al gioco, e lo chiama “marmotta”, a sua volta con una citazione cinefila.

Quando si mette in viaggio portando con sé il dono del dvd di Titanic – Jaakko non lo ha mai visto, la donna lo ama – non vedremo di più l’esterno, il mondo, ma avvertiremo con maggior forza la condizione menomata del protagonista. Il film prende un’imprevista svolta noir, violentissima psicologicamente, con citazioni agghiaccianti di Fargo dei fratelli Coen.

Sul set

Il cieco che non voleva vedere Titanic è diretto dal quarantenne regista finlandese Teemu Nikki e ha per protagonista Petri Poikolainen, davvero cieco e malato di sclerosi multipla – la storia è invece di fantasia. Conoscevamo Nikki per il cupo Euthanizer, che arrivò in zona Oscar per il miglior film straniero, e ricordiamo le lodi per #lovemilla, teen drama molto citazionista che si svolge in una piccola città del suo paese.

Questa volta merita applausi per la sua svelta disinvoltura, ignara di pietismo: filma il dolore senza alcun compiacimento e, soprattutto nelle scene del viaggio, l’empatia con il suo protagonista diventa per lui e per noi dolorosa partecipazione, condivisione di un difficile percorso, di un’infelicità che potrebbe essere nera come la pece e invece offre un barlume di speranza, tremante come una mano che si tende a toccare un viso sconosciuto.

I social: