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Allonsanfàn

Simenon. La prigione dove siamo chiusi tutti

Come si cambia. Credo che mi piaccia leggere Georges Simenon perché mi risveglia il ricordo di un mondo passato, dai contorni netti, quello cui appartenevano i lettori frettolosi (come me), che compravano un Maigret all’edicola della stazione, un volumetto poliziesco ideale per una media percorrenza su un treno sferragliante. Ricordo, da ragazzino – quindi quasi …

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Leggendo L’assistente. Walser, Sebald e il Paese del Lapis

Per molti anni, ho creduto che Robert Walser avesse scritto soltanto La passeggiata (1917, Adelphi 1976), a cui avevo accostato in uno scaffale l’intonso Passeggiate con Robert Walser (Adelphi 1981) di Carl Seelig, l’amico mecenate che curò l’opera di Walser e ne evitò l’oblio – dal 1936 al 1956, per vent’anni lo scrittore è ricoverato nell’istituto psichiatrico …

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L’animale della foresta. Calasso nella tana di Kafka

Si può leggere Franz Kafka (1883–1924) come se fosse un Dino Buzzati praghese assunto dal Corriere – è stato un resistente luogo comune che il giornalista (per lingua e sintassi) Buzzati fosse il Kafka italiano. Oppure si può immaginarlo, Kafka, nei panni fumettistici di un impiegato dell’incubo – ecco un altro cliché -, portandogli la reverenza forzata che …

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Bobi e le ultime pagine di Calasso, un ritratto e un autoritratto

Forse, la sciatteria di buttare sul web e nei giornali una manciata di aneddoti qualsiasi è stata superata dall’indifferenza di un’estate arida, trascorsa con la testa altrove. Quasi che i lutti italiani di questi mesi – i lutti non causati da Covid – siano simbolicamente terminati ante vacanze con la scomparsa e la beatificazione di …

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