9 giorni, 15 concerti, 4 conferenze, 2 mostre, 150 musicisti. Torino torna alla musica con #TJF2021, nona edizione del Jazz Festival, dal 19 al 27 giugno. «Il jazz è sempre stato sinonimo di terra di confine e libertà di espressione. E mai come oggi, anche la parte fortunata del pianeta, il nostro mondo occidentale, ha compreso l’importanza di poter varcare un confine per sentirsi liberi, una piccola cosa rispetto a chi fugge dalla disperazione per migliorare la propria condizione e quella dei propri figli» dice Giorgio Li Calzi, direttore della rassegna insieme a Diego Borotti.
Il cartellone recupera in gran parte gli eventi programmati nel TJF2020, annullato a causa del Covid.
A esibirsi saranno musicisti italiani e internazionali, artisti di ricerca e talenti piemontesi. Tra loro Gianluca Petrella Cosmic Renaissance; Erios Junior Jazz Orchestra Feat. Joan Chamorro; Luigi Martinale Quartet Guest Stefano ‘Cocco’ Cantini + Classwing Ensemble + Pino Ninfa; Gianluigi Trovesi, Filarmonica Trt , Fabrizio Bosso “Berg Heim: una piccola Montagna Magica”; Robert Henke “Cbm 8032 AV”; Uri Caine, Furio Di Castri, Andy Sheppard “Five Visions” (sold out il concerto del 23 pomeriggio, ci sarà una replica serale lo stesso giorno); Emanuele Cisi e Roberta Gambarini “No Eyes’” ; Biréli Lagrène & Charlier/Sourisse Multiquarium Big Band “Remember Jaco Pastorius”; Donny Mccaslin Quartet Guest Gail Ann Dorsey “Bowie’s Blackstar”; Nate Wood “fOUR”; Arto Lindsay And Band; Zig Zag Power Trio Ft. Vernon Reid, Will Calhoun, & Melvin Gibbs; Roberto Dani “Solo”; Salif Keita “Un Autre Blanc”, opening Korabeat.
Oltre ai concerti, da seguire sono i Jazz Talks ai quali intervengono il filosofo ed esperto di teoria dell’evoluzione Telmo Pievani; Robert Henke in dialogo con l’artista e sound designer Giorgio Sancristoforo; il fotografo Guido Harari insieme a Stefano Salis, giornalista del Sole 24 Ore; il musicologo Stefano Zenni con il suo racconto della figura di Charlie Parker.
In programma poi Torino Jazz Meeting: due giorni di convegni in streaming sul jazz. E Jazz è Ricerca, mostra nelle stazioni della metropolitana con le foto di Massimo Forchino a sostegno della ricerca scientifica di Fondazione Ricerca Molinette. Mentre nello spazio di CAMERA – Centro italiano per la fotografia, vengono esposti gli scatti di Lisette Model ad alcuni dei grandi protagonisti del jazz come Bunk Johnson, Count Basie, Dizzy Gillespie, Bud Powell, Percy Heath, Chico Hamilton, Ella Fitzgerald e Louis Armstrong.
I concerti si tengono, a prezzi popolari, sui palchi delle OGR, del conservatorio Giuseppe Verdi e del Teatro Vittoria.
Le sedi delle altre iniziative sono CAMERA, Circolo dei lettori, il conservatorio Verdi, OGR; oratorio di San Filippo Neri e Teatro Vittoria.
A illustrare la campagna di comunicazione del Torino Jazz Festival è stato chiamato il gruppo creativo The bounty killart, che ha decostruito due sculture iconiche della storia dell’arte, il Discobolo di Mirone e la Paolina Borghese di Antonio Canova, e le ha ricomposte con nuove forme e significati per celebrare la storia e l’età dell’oro del jazz.
«Il jazz rappresenta nella musica quella libertà che nasce dall’imprevisto della vita» dice ancora Giorgio Li Calzi «elemento destabilizzante che genera anticorpi e adattamento insieme alla speranza e alle condizioni di poter creare una nuova società e un nuovo linguaggio».
Il TJF è un progetto della Città di Torino realizzato dalla Fondazione per la Cultura Torino, con il contributo di Fondazione Crt e OGR Torino e A.N.Co.S., main partner Intesa Sanpaolo e Iren. Charity partner Fondazione Ricerca Molinette, media partner Rai Cultura, Rai 5, Rai Radio 3 e La Stampa. Tutte le informazioni sul programma e sui biglietti si trovano sul sito www.torinojazzfestival.it e sui canali social Facebook, Instagram, Twitter (@torinojazzfest) e YouTube.
Foto in apertura: i Kora Beat. Saranno in concerto il 27 giugno alle OGR con una doppia esibizione alle 17.30 e alle 21 (credit Valeria Fioravanti)
