UN BLOG
IN FORMA DI MAGAZINE
E VICEVERSA

Allonsanfàn
{{post_author}}

Jett. Carla Gugino ladra nata nella serie crime su Sky

Una corona di manette apre la sigla vintage di Jett-Professione ladra (Natural Born Thief), serie crime praticamente di coppia: quella formata dall’attrice Carla Gugino (1971, Spy Kids ecc. ecc.) e dal suo compagno, il venezuelano Sebastian Gutierrez (1974), i cui credits includono Judas Kiss, Women in Trouble, Elektra Lux, Gothika e Snakes on a Plane. Qui lei è una splendida milf di fascino latino abilissima nel furto, lui ha scritto e girato da factotum i nove episodi della prima e unica stagione.

Breve. Set a Toronto, la ladra Daisy Kowalski, detta Jett, esce di prigione ed è ben intenzionata a non tornarci, anche perché ha una figlia piccola da crescere, Alice – per sapere chi è il padre armatevi della doverosa pazienza.

Peccato che la sua fama di “imprenditrice del crimine” le impedisca di uscire dal giro: assoldata dai capi gang alla stregua di un super tecnico del furto, e per una spirale di ricatti e proposte a cui non può dire di no, si trova in mezzo a una violenta lotta per bande. Intanto, tiene bordone a un poliziotto che dieci anni prima le scaldava il cuore oggi apparentemente di ghiaccio, forse per non sanguinare troppo (vedi anche il disastro criminal-sentimentale della prima puntata).

Comunque. Ex spogliarellista senza alcuna vocazione, Jett sa stare benissimo al mondo: a un boss dai modi squisiti, per quanto spietato, come il declinante Charlie Baudelaire (è il Giancarlo Esposito di Breaking Bad), consente di trattarla da amante di lusso – e per soundtrack, in lingerie nera portata a pelle sotto l’impermeabile, gli mette il disco di Nina Simone.

Con gli altri gangster, pendagli da forca e delinquenti assortiti che tendono a metterla sotto, va invece per le spicce, se va bene (a loro). Lasciando aleggiare un appeal da donna inconquistabile. Uno le chiede persino, prima di spirare: “Posso farti una domanda? Di che cosa sa la tua fica?”. “Sa di estate”. La serie è sessualmente disinibita.

Dura e sarcastica, calcolatrice ed esperta, sexy e sfuggente – sarebbe perfetta se avesse solo un filo di ironia – Jett ha due unici rapporti che sembrano uscire dalla routine (si fa per dire) di lavoro: e sono con due donne, una ragazza ispanica bella e malata (Elena Anaya) con cui si è trovata quasi per caso a dividere la vita e la cura della figlia, e una ex tossica (Gaite Jansen, Peaky Blinders) a cui da molto, forse troppo spago.

Le nove puntate vanno avanti e indietro nel tempo, mescolando alle gesta della regina del furto le storie laterali. Tutte ben studiate e ben incastrate, grazie a flashback che a poco a poco chiariscono ogni domanda in sospeso di una serie partita in quarta in medias res. Ci sono i due sgherri di Baudelaire, logorroici e filosofi come in un film di Tarantino, coinvolti fin dalla prima puntata in una vicenda di stalking e morte. C’è il figlio del boss, Junior (Gentry White, Shannara), edipico e gay che non ha le doti criminali del padre e tiranneggia il compagno agente immobiliare in un rapporto descritto con ironia ai limiti del politically correct. E ancora: si seguono le imprese di due poliziotti amanti (Michael Aronov e Jodie Turner-Smith, visti rispettivamente in The Blacklist e Nightflyers) che battibeccano perché lui amoreggia (eufemismo) con la moglie mentre lei gli invia sms porno… La regina Gugino passa attraverso tutto, senza bruciarsi come la Fenice – Phoenix a essere pignoli sarebbe il nome dell’ex tossica – cambiando spesso trucco e parrucco, ma non l’intensità dello sguardo.

Jett-Professione ladra va in onda su Sky Atlantic e NOWTv (la prima Usa è stata nel 2019 per Cinemax) e riserva tra le molte buone una brutta sorpresa: niente seconda serie, almeno per ora (e la prima finisce aperta, spalancata). Dal principio del 2021, si sa che Gugino e Gutierrez lavorano ad altro, un crime thriller per AGC Studios, Leopard Skin, con White e Jansen nel cast.

I social: