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E VICEVERSA

Allonsanfàn

Parigi. We can be flâneur just for one day

Esco. Che anche questa camera d’albergo, al The Hoxton, una specie di boutique ostello, talmente raffinato nei dettagli con quelle Tolomeo al posto delle abat jour, la testiera in cuoio appesa dietro il matrimoniale con le cinture, il parquet a spina di pesce vissuto al punto giusto, il verde Tiffany alle pareti, lo specchio rotondo, …

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A Dubai, vietato scivolare (anche la buccia di banana è di plastica)

Planare su Dubai nell’alba formicolante di tenui bagliori, vortici di particelle atomiche che cambiano pure il colore dell’acqua, ocra, panna, crema, champagne, il mondo vestito da Armani pare da quassù, dentro la cabina dell’aereo, pneumatica, dove per suggestione col fischio delle orecchie all’atterraggio raschia quasi la gola, e si tossicchia dopo le poche ore di …

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Il Ripley senza talento

Il Ripley senza talento non è titolo casuale, ripensando alla versione cinematografica col bellimbusto Matt Damon, di cui mai si è capito quale fossero i talenti, sempre che i mediomen non abbiano proprio nella mediocrità, fisica e intellettuale, la loro forza: il segreto ingrediente che ne fa nella loro implausibilità il perfetto agente, più segreto …

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Serie. Constellation e il gatto di Schrödinger

Per rispondere alla fraintesa obiezione di Schrödinger sul famoso gatto, che nella vulgata – come in certi erronei darwinismi passati nella cultura generale come verità (ma se l’uomo non è “evoluzione da” ma scimmia a tutti gli effetti nelle calcistiche dispute imitarne il verso è razzismo o insulto soprattutto se come di recente a Udine …

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Bolzano-Bozen, fermarsi nel luogo di passaggio

Ci sono i non luoghi. I luoghi di confine. E poi ci sono i luoghi di passaggio. Mi capita di scendere a Bolzano. A Bolzano-Bozen sarebbe più corretto come da segnaletica ferroviaria. Ma ancora non sarei preciso, toponomastica alla mano, tralasciando le varie declinazioni del ladino che sconfessano da subito ogni semplificazione basata sulla retorica …

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Discutendo di normalità e follia attorno a The Crowded Room

Sceneggiatori in cerca di personaggi e maschere di un disturbo dissociativo dell’identità. Quale distanza intercorre tra uno sceneggiatore di professione a caccia di soluzioni narrative e un malato di mente riconosciuto tale solo dopo che si è legiferata la malattia? Nella stanza affollata, il primo è assalito e confuso da personaggi che richiedono una voce, …

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Il mondo dietro di te. Quando il cellulare non prende

Niente fu più deleterio per l’architettura delle sceneggiature dell’avvento dei cellulari, costrette da quel dì a scornarsi con la reperibilità, laddove prima bastava smarrirsi su una montagna o nella pazza folla, avventurarsi per cantine o mettere in atto diabolici piani per consumare allegre nottate fedifraghe per portare a casa esili trame blockbuster. Sarà quello “il …

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