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Allonsanfàn

Ritorno a Béla Tarr. Il cavallo di Torino che corre all’Apocalisse

Il cavallo un certo giorno (il terzo) smette di mangiare e poi non vuole più bere. L’esistenza del vecchio cocchiere dal braccio morto e della ragazza silenziosa, che avevano nel cavallo l’unico alleato o schiavo, va ancor più controvento – qui, nella campagna deserta, il vento soffia sempre, selvaggio e minaccioso, “bucando” la pellicola con …

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Herchts 07769. Krasznahorkai e i lupi

Dagli anni Ottanta di Satantango (1985, Bompiani 2016) e Melancolia della resistenza (1989, Zandonai 2013, Bompiani 2019), László Krasznahorkai scrive romanzi apocalittici, ambientati in luoghi abitati da poveracci – da tanti Joseph K. o K. in primis, ma anche da tanti straccioni alla Beckett o campioni di mediocrità alla Gogol – è W.G. Sebald, che …

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Grandi scrittori: László Krasznahorkai e il viaggio di un allucinato messia tra Guerra e guerra

Sfondo una porta aperta dicendo che uno dei temi di László Krasznahorkai (Gyula, Ungheria, 1954) è l’aspettare dei pezzenti, l’estrema speranza che agita i miserabili. Si ritrovano in complottante attesa attorno allo Stabilimento abbandonato di Satantango (1985), presidiano il carrozzone misterioso di Melancolia della resistenza (1989), affollano la stazione della cittadina angusta che pare ritrovare un soffio di vita all’arrivo …

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Grandi scrittori. László Krasznahorkai e l’Ungheria del Barone Wenckheim

Sfondo una porta aperta dicendo che uno dei temi di László Krasznahorkai (Gyula, Ungheria, 1954) è l’aspettare dei pezzenti, l’estrema speranza che agita i miserabili. Si ritrovano in complottante attesa attorno allo Stabilimento abbandonato di Satantango (1985), presidiano il carrozzone misterioso di Melancolia della resistenza (1989), affollano la stazione della cittadina angusta che pare ritrovare …

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