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Allonsanfàn

Sotto il lampadario di Clarice Lispector

Scriveva Antonio Tabucchi di Clarice Lispector (1925-1977), a proposito di un librino di racconti smilzo e densissimo – Legami familiari, UE Feltrinelli, chi non lo aveva in biblioteca negli anni Ottanta? -, che Lispector fissa lo sguardo impietoso su “un universo sull’orlo del collasso”, incongruente e volgare; e che, misteriosa ed esoterica, tenta di “lacerare …

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Tessiture di sogno. Il viaggio di W.G. Sebald in Corsica

Winfried Georg Sebald è morto troppo presto, in un incidente d’auto nel dicembre del 2001, perché noi (inteso come noi lettori o noi fans del mondo intero) potessimo capirlo appieno, appropriarcene, servirci in qualche modo di lui e della sua arte – a tratti oscura anche se tutt’altro che esoterica – dopo aver letto per esempio …

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Lawrence Osborne, vivere sotto minaccia in un Regno di vetro

Il nuovo romanzo di Lawrence Osborne Il regno di vetro (Adelphi) è inscritto formalmente nella metafora del Kingdom, imponente centro residenziale di Bangkok. Quattro torri di ventuno piani che compongono “…un regno verticale fatto di vetro dove ciascun abitante era parzialmente in mostra: vite sprecate, accese, impilate l’una sull’altra nell’anonimato”. Qui i personaggi stazionano, quasi …

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Vasilij Grossman reporter a Treblinka

Sto leggendo Stalingrado di Vasilij Semënovič Grossman. Pubblicato pochi mesi fa da Adelphi, è stato scritto prima di Vita e destino uscito in Italia nel 1984. Insieme a Tutto scorre… fa parte di una trilogia che a me come a molti piace chiamare la Guerra e pace del Novecento. La seconda e terza parte della trilogia lette …

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Irène Némirovsky, scrivere nella tempesta

Gente in fuga, da un giorno all’altro, in automobile, su due piedi, ricchi, poveri, così così. Parigi 1940 aspetta l’arrivo dei tedeschi, i parigini sfollano, scappano nel dramma comune di lasciarsi dietro la propria vita: siano borghesi abbienti o fieri intellettuali, banchieri con l’amante o impiegatucci, operai o orfani d’istituto, non possono portarsi dietro granché …

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Milan Kundera Un occidente prigioniero

L’Occidente prigioniero secondo Milan Kundera

Quelli della mia generazione hanno scoperto Milan Kundera grazie a Quelli della notte di Renzo Arbore. Il non ancora del tutto sciroccato Roberto D’Agostino cazzeggiava ogni sera di edonismo reaganiano e de L’insostenibile leggerezza dell’essere, titolo quest’ultimo pubblicato in Italia da Adelphi. (Ancora recentemente D’Agostino si vanterà d’aver salvato il bilancio di Calasso promuovendo un libro che …

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