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Allonsanfàn

Franchini, Il fuoco che ti porti dentro. Un romanzo per la madre

Qui si parla di una madre e di un figlio: una madre viene ricordata – o piuttosto messa a nudo nelle sue meschinità – da un figlio che l’ha sempre detestata. E però alla madre, da cui il figlio è fuggito presto e che dapprima, dalla prima pagina, rievoca in modo irriverente attraverso il fetore …

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Latronico. La chiave di Berlino nelle memorie di un expat

Il vuoto inquietante ma attrattivo, e comunque misteriosamente incolmabile, dell’aeroporto storico di Tempelhof, poco più in là rispetto ad Alexanderplatz: dal 2008, si spalanca al bordo di una Berlino che, caduto il famigerato muro, sembra (sembrò) essa stessa un grande, enorme vuoto da riempire. Gli interminabili anni Venti, non questi, ma quelli del secolo scorso, …

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Bookcrossing. Negli occhi di una ragazza di Marina Jarre

Maria Cristina cresce tra poco amore e molto non amore, e trova la sua via nella solitudine, che è quella di tutti e quella particolare dell’essere donna: si accorge un giorno, con sorpresa, di provare il piacere/sofferenza del distacco dagli altri e in primo luogo dai suoi genitori. Negli occhi di una ragazza di Marina …

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Julian Barnes e la morte. Niente paura, tanta paura, zero cupezza

Sappiamo che un giorno non esisteremo più, qualcuno prima o poi ha dovuto confessarcelo quando eravamo bambini, magari perché “era morto il nonno”, o perché qualcuno che conoscevamo spariva improvvisamente dalla circolazione e non potevano, gli adulti intorno a noi, far finta di nulla. Questo lacerante “réveil mortel”, come lo chiama lo scrittore Julian Barnes …

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Sean Penn, giravolte tra padre e figlia in Una vita in fuga

Tra gli estremi di Chopin, amato dal padre canaglia, e Bob Seger, rockettaro bombastico, prediletto da un’occasionale compagna di lui, si situa la colonna sonora originale di Flag Day – Una vita in fuga: contiene canzoni di Eddie Vedder (Pearl Jam), che ha un vocione ancor più introspettivo senza la band, e ballate di Cat …

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Veronica Raimo, Niente di vero meno la scrittura

Per caso, ho incominciato Niente di vero (o di Vero con la maiuscola?) di Veronica Raimo (Roma, 1978) da metà libro, più esattamente da pag. 82: l’ho trovato aperto a quella pagina su un iPad preso in prestito. Letto un paragrafo, non sono riuscito a fermarmi: mi sono divertito e ho riso da solo, come …

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