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Allonsanfàn

Il sorriso di Camus e 1.558 pagine di lettere d’amore

Sorride sornione sulla copertina del Venerdì di Repubblica che Marco Cicala, l’autore del pezzo, con serafica perfidia definisce “un filo equino alla Fernandel”. Ma, indiscutibilmente, al pari di Clint Eastwood e Anna Magnani, Camus possiede solo due posture facciali e la seconda è il volto pensoso alla Bogart con sigaretta d’ordinanza. L’articolo è un gradevole pretesto …

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L’uomo delle castagne. Il nordic noir di Sveistrup resuscita i serial killer

Sinossi Prologo di sangue nel passato con famiglia sterminata (questo prima della sigla). Sigla aerea, a volo d’angelo su un paesaggio danese incendiato dai castagni d’autunno. Via! Giorni nostri: Naia Thulin vuole abbandonare la Omicidi per passare ai crimini informatici. Meno sbattimento per una madre. Mark Hess invece è un poliziotto ribelle, spedito a Copenaghen …

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Il boom dei manuali demenziali, le fake news e l’uomo solo al comando

Riesco a mantenermi aggiornato su tutto ciò che viene editato in Italia e nel mondo grazie ai canali pirata su Telegram e sul web. Anche se avessi un ottimo stipendio non riuscirei a star economicamente dietro a tutto, parliamo di circa trecento euro al mese tra giornali, riviste e libri. Ma se tutti facessero come …

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Gustavo Zagrebelsky Lezione sulla Lezione Biennale Democrazia 2021

Zagrebelsky: la lezione non è un tram ma una passeggiata nel bosco

«Sono al termine della mia attività di insegnante. E dopo più di 50 anni di docenza mi pongo – forse con un po’ di ritardo – un interrogativo che, guardando ai miei colleghi, vedo formulato non di frequente: quali sono i doveri dei professori e quali i diritti degli studenti? Troppi pensano che per insegnare …

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Jonathan Franzen. Crossroads e la religione del romanzo famigliare

E poi cala sul tavolo come un due di coppe con briscola a bastoni il sesto romanzo di Jonathan Franzen. Nell’age del memoir, dell’autofiction confessionale ma non troppo, del saggio narrativo breve come un ammicco, l’americano ribadisce la muscolosa e mentale vitalità della storiona di famiglia, raccontata in terza persona con onnisciente ultravista o almeno con …

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Leggere o rileggere, questo è il problema

La letteratura è una malattia. Al punto che taluni provano invidia per chi non ha ancora letto quelli che ritengono essere capolavori irrinunciabili, “livres de chevet” da avere sempre sottomano. Condizione ritenuta fortunatissima opportunità  per godere del piacere della “prima volta”. (“Pensa che fortuna! Non ha ancora letto Guerra e pace!” ecc. ecc). Premesso che …

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